Prima presentazione del filmato “Per non essere indifferenti”

Giovedì 27 giugno 2024 ci siamo incontrati con i soci e le socie, gli amici e le amiche ad assistere alla proiezione del filmato che narra la vita della nostra associazione dal momento della sua fondazione ad oggi.
“Desideravamo da tempo fare sintesi di più di 20 anni di volontariato realizzato in Perù, di fissare in un documentario le tappe fondamentali e di far conoscere l’associazione nel suo sviluppo. E’ arrivato il momento, c’è voluto circa un anno per realizzarlo, abbiamo affidato tantissimo materiale fotografico e filmati al regista Giorgio Cantoni, siamo stati in parecchi di noi disponibili ad essere intervistati”.

Il filmato ha un titolo che è la sintesi delle finalità statutarie dell’associazione

“Per non essere indifferenti”
Un ponte di solidarietà tra il Friuli e il Perù
Una storia di volontariato

E’ un documentario con una voce narrante, quella di Giovanni Di Maria, che ha conosciuto per primo la situazione dei luoghi e delle persone di cui si parla nel filmato, e che ha fondato poi l’associazione, il 27 giugno 2002, assieme alla CNA provinciale di Udine, al Comune di Trasaghis, allora sindaco Ivo Del Negro, al Comune di Pradamano, allora sindaca Annamaria Menosso, al Comune di Treppo Grande, allora sindaco Giordano Menis, all’on. Elvio Ruffino allora presidente ALEF, ed ancora a Luciano Aita e Patrizio De Marchi.

Il filmato scorre raccontando i viaggi fatti sulle Ande, le relazioni che si sono strette negli anni, le risposte date realizzando progetti coerenti con i bisogni più urgenti, ma anche le emozioni sempre vive vissute a quelle altitudini. Ci sono i bambini e le bambine, le famiglie, le maestre, i volontari e le volontarie, i responsabili del Centro Yanapanakusun di Cusco, ma soprattutto Vittoria Savio, la persona che ha dedicato la vita alle bambine invisibili delle Ande e alle Comunità andine, persona che ha coinvolto tutti noi nel perseguire il suo sogno: migliorare l’istruzione in quelle realtà, l’istruzione come motore di cambiamento, la scuola di qualità come momento di partecipazione e riconoscimento, leva per una vita più dignitosa, autodeterminata.

Nel pomeriggio del 27 giugno, alla proiezione, condotta con vero coinvolgimento dalla giornalista Rosalba Tello, sono stati presenti tante persone che ci seguono da sempre e che ci rendono forti. Queste persona hanno condiviso con noi del direttivo interesse ed emozioni. E’ stato presente il sig. Maurizio Meletti, presidente regionale della CNA FVG che ha reso possibile l’evento. Il pomeriggio si è concluso con un momento conviviale.

Si ringrazia la Regione Friuli Venezia Giulia che ha cofinanziato la realizzazione del filmato all’interno del progetto “Uniti per l’educazione dei bambini e delle bambine delle Comunità
andine della Regione di Cusco
” – Bando 2022.

Tesseramento anno sociale 2024

Cari soci, care socie, amici e amiche,

Vi ricordo che potete rinnovare l’iscrizione all’associazione “Ascoltiamo le voci che chiamano” ODV per l’anno sociale 2024.

Il 2023 è stato un anno impegnativo, più di sempre, perché abbiamo realizzato il progetto presentato alla Regione FVG tramite il bando 2022 con data di inizio il 20 febbraio 2023 e termine 20 febbraio 2024. Abbiamo potuto sviluppare tutte le attività previste grazie alla condivisione di partner come la CNA Regionale FVG (Confederazione Nazionale Aritgianato e Piccole e Medie Imprese), i Comuni di Martignacco, Moruzzo, Trasaghis e Treppo Grande, l’associazione le Donne resistenti di Udine, il Centro Yanapanakusun di Cusco, i Municipi di Accha e Omacha e la Comunità di Perccaccata. C’è stato uno sforzo comune che assieme ai fondi regionali ci ha permesso di finanziare il doposcuola delle Comunità interessate e il rifacimento del tetto della scuola dell’infanzia di Perccaccata. Quattro volontari dell’associazione hanno realizzato l’opera con alta professionalità, con il cuore e con materiali di alta qualità, nei tempi previsti.

Presenti in loco abbiamo potuto osservare come le attività del Centro sono in ripresa dopo anni difficili a causa del Covid e dei sovvertimenti socio politici. Stanno realizzando progetti che riguardano anche l’ambiente e la tratta di persone, formando i docenti e confrontandosi con altre realtà dell’America Latina. Hanno aperto nuove case di cultura, una a Lima e un’altra nella Selva a Pucalpa in zone con estrema povertà e vicino a snodi critici dove i bambini e le bambine del territorio sono a rischio (tratta di persone, traffico di droga).

Tornati dal Perù ci aspetta di organizzare eventi, diffondere la conoscenza delle situazioni di cui siamo testimoni, sensibilizzare le persone verso la cooperazione e lo sviluppo, incontrare gli/le alunni/e della scuola primari e gli/le studenti/sse della secondaria.

Siamo costantemente in contatto con il Centro Yanapanakusun, rispondiamo per quanto possibile alle criticità che si presentano, assicurando il prosieguo del funzionamento delle Case di cultura, presidio della formazione delle nuove generazioni.

Come sempre vi terremo informati, vi inviteremo agli eventi. Noi siamo disponibili ad ascoltare nuove idee e proposte.

Rinnovate il tesseramento, cerchiamo di essere in tanti.

Un caro saluto

Il Direttivo e la presidente Beatrice Savà

Potete rinnovare le iscrizione inviando la quota (10,00 euro) tramite bonifico bancario ad Associazione “Ascoltiamo le voci che chiamano” ODV – presso PrimaCassa di Feletto Umberto (Ud) – IBAN IT 98 Y 08637 64301 000023045223, utilizzando anche il modulo di iscrizione allegato, o contattando telefonicamente:

Beatrice 334 3693150 – Giovanni 333 7531456 – Severino 324 8604904

Attività previste per l’anno 2023.

Sappiamo già che la vita nel sud del Perù sta riprendendo, anche se nella zona di Puno, (siamo al confine con la Bolivia, zona del lago Titicaca), ancora le rimostranze al Governo attuale e le manifestazioni conseguenti non si sono placate. L’economia stenta a riprendere e il turismo internazionale non decolla. Per il Centro la mancanza di turisti pesa molto, manca l’unica fonte di autofinanziamento.

Le Case di cultura funzionano, quindi i bambini sono assistiti almeno per quanto riguarda la ripresa della loro formazione. Ci sono quasi 3 anni in cui hanno realizzato quello che hanno potuto, con tanta perseveranza. Gli espedienti per raggiungere i bambini sono stati di tutto rispetto, e sono documentati dalle foto che negli anni ci hanno inviato e da chi è riuscito a recarsi quasi con regolarità a Cusco. Parlo del referente di Terre des Hommes Italia, dott. Mauro Morbello che regolarmente ci ha dato notizie. Terre des Hommes Italia ha finanziato gli stessi nostri progetti.

Quindi, in queste condizioni il nostro impegno deve essere ancora intenso, dobbiamo ampliare ancora le nostre attività per essere più efficaci.

Vi elenco le nostre idee:

  • attueremo il progetto regionale che si protrarrà, se tutto procede con regolarità, fino al febbraio del 2024.
  • E’ in programma la missione di un gruppo nutrito di volontari a settembre 2023 a Cusco e nelle Comunità che sarà impegnato nella costruzione del tetto della scuola dell’infanzia di Perccaccata. Si tratta di Alvino Passaro, Giorgio Rizzi, Antonino Giunta, Giovanni Di Maria. Inoltre si recherà in Perù Sofia Giunta, una giovane interessata alla Cooperazione internazionale. Tutti si fermeranno un mese, mentre io, che farò parte del gruppo, mi fermerò 2 mesi, mi dedicherò al monitoraggio del progetto del bando regionale, aiuterò il gruppo dei volontari e mi impegnerò dove sarà necessario.
  • Cercheremo di ripetere gli eventi consolidati: la porchetta a Vendoglio, il Cervo a Trasaghis, un nuovo spettacolo musicale con i Forever Mats – musica a tutta solidarietà, la presentazione di libri e il corso di spagnolo, si potrà riprendere la realizzazione del mercatino di Natale in collaborazione con l’associazione “Chei de Latarie” perché noi volontari porteremo dal Perù oggetti di artigianato locale.
  • Sarà nostro dovere valorizzare il progetto “Atelier” della scuola di Martignacco.
  • Consolidare e ampliare i nostri contatti con le scuole dei Comuni del progetto e con altre scuole del territorio. Riteniamo fondamentale far conoscere cosa succede al di là del proprio sguardo e contribuire alla formazione di giovani educati alla solidarietà.
  • Si sono presi già accordi con la CNA regionale per diffondere i nostri progetti consolidando la collaborazione fra le sedi CNA e la nostra associazione.
  • Presenteremo all’associazione “Sorelle Masolini” di Udine un progetto per sostenere il promotore/coordinatore della casa di cultura di Osccollopata, al di fuori del progetto in coofinanziamento con la Regione.

Dateci una mano!!! – Suggeriteci idee e ne possiamo parlare!

Per chi non l’avesse ancora fatto può rinnovare il tesseramento o iscriversi per la prima volta all’associazione a chiusura della riunione.

Inoltre rinnovo l’invito a destinare il 5X1000 della vostra dichiarazione dei redditi alla nostra associazione indicando il Codice Fiscale dell’associazione – 94082110308

La Presidente

Beatrice Savà

Progetto: “Uniti per l’istruzione dei bambini e delle bambine delle comunità andine della Regione di Cusco”

L’Associazione “Ascoltiamo le voci che chiamano” il 28 novembre 2023 ha avuto conferma di concessione di contributo da parte della Regione Friuli Venezia Giulia a sostegno del Centro Yanapanakusun.

Di seguito i termini che caratterizzano il progetto.

Durata del progetto: 1 anno.

Spesa complessiva finanziata: € 45.472

Soggetti coinvolti:

Soggetto proponente: l’Associazione Ascoltiamo le voci che chiamano ODV

Soggetto che finanzia i programmi di cooperazione allo sviluppo e alla cooperazione: La Regione Friuli Venezia Giulia che interviene con il 60% della spesa complessiva.

Il progetto prevede il coinvolgimento di partner italiani e stranieri .

Partner Italiani:

la CNA regionale FVG (Confederazione nazionale degli Artigiani, delle medie e piccole imprese)

il Comune di Treppo Grande,

il Comune di Martignacco,

il Comune di Moruzzo,

il Comune di Trasaghis,

l’Associazione di Promozione Sociale “le Donne resistenti” di Udine.

Partner Stranieri:

Il Centro Yanapanakusun di Cusco (Perù),

il Municipio del distretto di Accha,

il Municipio del distretto di Omacha,

la Comunità di Perccaccata.

Il progetto interviene per sostenere 2 ambiti:

1) Le Case di cultura e i doposcuola di Accha, Omacha e Perccaccata

Beneficiari diretti:

n. 300 bambini delle scuole d’infanzia e primarie,

n. 4 insegnanti (stipendio mensile x 9 mesi),

n. 1 promotore/coordinatore delle Case di cultura (stipendio mensile x 14 mesi),

Corsi di formazione per gli insegnanti e i promotori.

Beneficiari indiretti:

n. 200 famiglie anche con proposte formative (abbandono scolastico, cure parentali, conflitti familiari);

n. 3 Comunità dove risiedono i bambini e le bambine, dove si garantisce una generazione scolarizzata e quindi più consapevole. Un percorso di supporto delle bambine;

nelle 3 Istituzioni locali si propone un modello educativo che si cercherà di integrare nella vita locale. I rapporti tra il doposcuola e gli amministratori locali in continuo dialogo ci aiuteranno a monitorare ed eventualmente migliorare le varie azioni.

2) Il rifacimento del tetto della scuola dell’infanzia di Perccaccata con infiltrazioni che pregiudicano tutto il fabbricato e l’utilizzo dei locali.

Rendicontazione dei finanziamenti pubblici percepiti (Legge n. 124/2017):

Data incasso: 25/11/2022

Somma incassata: 20.720,00

Soggetto erogatore: Regione Friuli Venezia Giulia

Causale: Concessione contributo anticipo progetto di cooperazione internazionale “Uniti per l’educazione dei bambini e delle bambine delle comunità andine della regione di Cusco – Perù

Il Friuli racconta la collaborazione tra l’Associazione e CNA che dura ormai da più di un ventennio

Nell’articolo molto interessante il racconto che riporta la storia dell’associazione che riportiamo di seguito:

La onlus si è costituita nel 2002 a seguito di “un viaggio solidale” in Perù di Giovanni Di Maria e sua moglie Danila, artigiani di Udine. Qui conoscono il centro Yanapanakusun e l’italiana Vittoria Savio, la fondatrice, un’insegnante di Chieri. Il progetto li colpisce e li coinvolge. In una Casa famiglia sono ospitate “le bambine invisibili delle Ande”: sono bambine, di lingua quechua che, affidate con fiducia dalle famiglie in estrema povertà di comunità sperdute a persone ritenute affidabili, vengono portate in città presso famiglie medio-borghesi dove, all’età di 6-7-8-anni, in cambio di piccoli lavori domestici potranno mangiare e andare a scuola. “Invece le bimbe vengono sfruttate e maltrattate: svolgono lavori della casa, accudiscono i bambini della famiglia, mangiano gli avanzi – riporta la presidente Savà -. Viene loro addirittura cambiato il nome”. Savio ha trovato il modo di avvicinarle, provvedo a curarle nel corpo e dal punto di vista psicologico; ha costruito le “Case di cultura”, proprio nelle comunità da dove provenivano le ragazze per migliorare la loro istruzione e far comprendere ai genitori che le promesse delle persone a cui affidavano le figlie erano ingannevoli. Dopo questi racconti Giovanni e Danila, tornati in Friuli, cominciano ad avviare iniziative in favore del Centro ed insieme ad altre persone della CNA e ad alcuni Comuni della provincia di Udine fondano l’associazione “Ascoltiamo le voci che chiamano”.

I PROGETTI AVVIATI IN PERU’. L’associazione si dedica alla realizzazione di progetti, a volte con finanziamenti della Regione, che mirano alla soddisfazione di bisogni concreti. La collaborazione fattiva sia a distanza che sul territorio peruviano ha permesso di portare avanti diversi progetti: con il ricavato di una gara podistica da Roma a Capo Nord si è contribuito a costruire una scuola serale a Cusco per i bambini lavoratori, la scuola dell’infanzia nella Comunità di Perccajccata, e a Cusco, presso il Centro, una biblioteca per i bambini del quartiere. Si è intervenuti per il completamento della casa di Yucai (Valle Sagrada) per l’accoglienza dei turisti con la finalità dell’autofinanziamento. Grazie all’impegno della comunità scolastica di Martignacco, si è contribuito altresì alla costruzione di una scuola a Misanapata, sede della scuola secondaria, e si continua a sostenere un progetto nell’ambito dell’alimentazione (un frutto al giorno ai bambini di Perccajccata).

Ha organizzato anche due gruppi di ciclisti in mountain bike con un percorso sulle Ande, facendo capo al Centro di Cusco. E’ intervenuta dopo una calamità naturale aiutando le persone del posto. Si sono costruiti parchi gioco in due distretti in cofinanziamento con l’associazione di Udine “Sorelle Masolini”.

Dal momento della sua costituzione l’associazione ha messo in atto collaborazioni, attività ed eventi (concerti, mostre e serate conviviali) per raccogliere fondi esclusivamente a sostegno dei progetti. Da anni l’associazione fa parte di una rete di associazioni e ONG a livello internazionale (Yanapanakusun, Terre des Hommes Italia in Perù, Terre des Hommes Svizzera, gli infermieri dell’Umanità del Quebek, l’associazione APIA della Svizzera). Opera in comunità del sud andino con al centro i bambini che vivono in un contesto connotato dai seguenti problemi: scarsa qualità dell’istruzione di Stato, mancanza di competenze e di cure parentali nelle famiglie, povertà estrema, alcolismo degli adulti, machismo, famiglie disgregate con un unico genitore o con il padre emigrato per cercare lavoro e che a volte abbandona definitivamente la famiglia, scarsa o nessuna istruzione dei genitori incapaci di aiutare i bambini nei compiti e di comprendere le loro inclinazioni.

“Si continua a operare come Vittoria Savio, la fondatrice del Centro, ha determinato, con la prospettiva che i bambini e le loro famiglie possano rimanere nelle loro case, che in quei territori i bambini possano completare gli studi, diventare più consapevoli e poi scegliere un percorso di vita consono”, precisa Savà. Attualmente l’associazione è impegnata nella realizzazione di un progetto cofinanziato dalla Regione (bando regionale Cooperazione allo sviluppo 2022) con interventi per il sostegno all’istruzione, e nel rifacimento del tetto della scuola di Perccaccata (distretto di Omacha) che ha diffuse infiltrazioni.

I volontari dell’associazione, secondo le proprie possibilità, si alternano in viaggi a Cusco per dare il proprio sostegno al Centro lavorando in base alla professionalità di ciascuno. “Siamo di riferimento a gruppi di persone che sostengono il Centro da varie città italiane. L’associazione svolge in sede una continua attività di sensibilizzazione sulla cooperazione, sulla conoscenza ed accoglienza di altre culture specialmente nelle scuole e con alcune collabora con continuità all’interno di progetti didattici, come con gli Istituti Comprensivi di Pagnacco/Martignacco e di Treppo Grande”.

Da questo link è possibile leggere tutto l’articolo.